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La Storia dei Bootleg in Vinile: Etichette Storiche e Rarità

Data articolo: 23.10.2024
La Storia dei Bootleg in Vinile: Etichette Storiche e Rarità
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I bootleg rappresentano un settore esclusivo del collezionismo musicale, soprattutto quando si parla di vinili. Questi dischi non ufficiali hanno permesso agli appassionati di accedere a registrazioni uniche, spesso introvabili nei canali ufficiali. Oltre alla musica in sé, ciò che rende questi oggetti particolarmente ricercati sono le etichette storiche che li hanno prodotti e le caratteristiche peculiari di alcune tirature, come i vinili colorati.


Le Etichette Storiche: TRADE MARK OF QUALITY (TMOQ) e Altre

Tra le etichette più celebri nel mondo dei bootleg, TRADE MARK OF QUALITY (TMOQ) ha sicuramente lasciato il segno. Fondata negli Stati Uniti alla fine degli anni '60, TMOQ è famosa per aver pubblicato alcuni dei bootleg più ricercati, con artisti del calibro di Bob Dylan, Led Zeppelin, e The Rolling Stones. Caratterizzati da copertine artigianali, spesso con stampe in bianco e nero o con l’iconico logo del maialino, i dischi TMOQ sono riconosciuti per la loro qualità audio superiore rispetto alla media dei bootleg dell’epoca.


Accanto a TMOQ, altre etichette hanno fatto la storia del bootlegging, come Kornyfone Records, The Amazing Kornyfone Record Label (TAKRL) e Wizardo Records. Queste etichette hanno contribuito alla diffusione di concerti dal vivo, demo inediti e registrazioni di studio non ufficiali, diventando parte integrante della cultura del collezionismo.


La Rarità dei Vinili Colorati

Un’altra caratteristica che rende alcuni bootleg particolarmente preziosi è la tiratura limitata dei vinili colorati. Molti dei bootleg più rari venivano stampati in quantità ridotte, spesso in diverse varianti di colore, il che li ha resi oggetti di culto tra i collezionisti. Le prime edizioni in vinile colorato, soprattutto quelle prodotte da etichette come TMOQ, sono tra le più ambite sul mercato. Queste edizioni speciali erano spesso distribuite in numeri ridotti rispetto alle versioni in vinile nero, il che ha aumentato il loro valore nel tempo.


Per i collezionisti, possedere un bootleg in vinile colorato di un concerto memorabile – come uno dei leggendari spettacoli dei Grateful Dead o di Bruce Springsteen – rappresenta un vero e proprio trofeo. Questi dischi non solo offrono l'opportunità di ascoltare una performance rara, ma incarnano anche una forma di artigianato musicale che ha superato i decenni, mantenendo intatta la loro unicità.


L’Evoluzione del Collezionismo

Con il passare degli anni, il mercato dei bootleg è diventato sempre più specializzato. Le prime tirature di etichette storiche come TMOQ e TAKRL continuano a essere oggetti di desiderio, mentre nuove etichette, specializzate nel riproporre vecchi bootleg in edizioni aggiornate o limitate, sono apparse sul mercato. 

Oggi, i bootleg hanno evoluto il loro formato, con un numero di copie molto più elevato rispetto al passato e registrazioni che spesso provengono direttamente dal mixer utilizzato durante il concerto, garantendo una qualità audio superiore. Oltre ai tradizionali vinili, le edizioni in DVD hanno permesso ai fan di rivivere le performance dal vivo con video di alta qualità, spesso arricchiti da contenuti esclusivi come interviste o dietro le quinte, rendendo i bootleg moderni un vero e proprio strumento per approfondire l’esperienza musicale. 

Tuttavia, nulla può sostituire il fascino di un originale, specialmente se si tratta di un vinile colorato raro.

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